ALLA SPIAGGIA DEI POVERI

Al mio paese non ci sono più spiagge libere, al massimo sono semi-libere. Una di queste è la “Spiaggia dei poveri”.

Poesia in nove quartine in rima alternata, tipica dei poemi narrativi epico-cavallereschi del XIV secolo.

“Alla spiaggia dei poveri non sono ancora le nove

quando Il sole si alza nell’azzurro spettrale

stanno già raggiungendo centomila persone

alla cerca del posto e di un pezzo di mare.

Altri lidi annoiati aspettan la mezza

che il lusso all’alba non si scomoda presto

rituale nobile di ogni sua altezza

del lettino gigante e del comodo posto.

Dai poveri invece è già scattata la lotta

arroganti abusivi sisteman lettini

per frenar pendolari che arrivano in flotta

han studiato il sistema per sfilargli quattrini.

Ma il bagnante arrabbiato impugnando il Giòstile

dopo ore di auto e il dilemma parcheggio

si incastra preciso con pazienza febbrile

disponendo bagagli come fosse al campeggio.

Dai luoghi del lusso si sentono scatti

dei selfie con donne dal culo appoggiato

sul bordo piscina come vogliono tutti

che guardano facebook con sguardo malato.

Dai poveri invece fortunati i presenti

che poggian le terga su un panno pulito

che tra cicche, ciabatte e bambini piangenti

si respira a fatica e si soffre d’udito.

Tutto questo finchè arriva l’ora del pasto:

di là si pilucchia con caviale e tartine

di qui c’è il panino dal gusto un po misto

o teglie di pizza già tagliata a fettine.

Han detto che è solo question di decoro

ma da quando il denaro vuol dire decenza ?

Forse da quando comandano loro

che scambiano i soldi con l’intelligenza.

La sera il padrone si conta la cassa

di qui solo l’aria del giorno festosa

trascorso in costiera come la massa

che vuol solo sognare di esser famosa.

Il mondo si è diviso tra chi dirige e chi lotta

tra chi si accomanda al capetto di turno

e tra chi un ideale non lo sgambetta

né lo svende al mercato ogni giorno.

«Tra un po venderanno di certo anche questa»

dice l’anziano che al fresco boccheggia

e noi perderemo anche l’ultima festa

del degno rumore dei poveri in spiaggia”.

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1 Comment ALLA SPIAGGIA DEI POVERI

  1. Furio Serra 14 Agosto 2019 at 13:39

    Come mai non c’è un solo partito che abbia nel suo programma la totale liberazione e delle spiagge dalle concessioni? Io sono in Spagna a Menorca. Ci sono alcuni ombrelloni (a prezzi abbordabili) ma tutta la spiaggia è libera . Ti puoi sistemare dove vuoi liberamente perché gli ombrelloni fissi sono ad almeno 5 metri dalla riva e chiunque può sedersi dove vuole. Questa è civiltà.

    Reply

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