L’ARCHITETTOMETRO

Sollecitati dal pensiero dell’uomo della strada: “Architetto è, chi architetto si sente”, è giunto oramai il momento di porsi una domanda molto seria: «al di là dell’ormai accessorio titolo di studio, chi si può ritenere davvero architetto?». Chi può davvero divulgare l’architettura contrapponendosi al pressapochismo di tutti gli altri, presunti esperti?.

Mettiti alla prova con questo test: conteggia quante delle seguenti affermazioni ti sembrano ineccepibili e al termine calcola il tuo punteggio architettometrico:

1)     Il corridoio in casa è tutto spazio perso.

2)     In questo paese se non conosci le persone giuste non puoi fare niente.

3)     I centri commerciali mettono tristezza perché sono dei “non luoghi”.

4)     Ad ogni progetto occorre dare il tempo di maturare.

5)     La burocrazia è diventata insostenibile.

6)     La “Repubblica” oramai solo per la pagina della cultura.

7)     Comoda la vita degli insegnanti che in estate si fanno tre mesi di ferie.

8)     Quando ho bisogno di concentrarmi metto su un disco di jazz.

9)      Quelli del Rinascimento si che erano artisti!.

10) Se non hai studiato non puoi capire l’arte contemporanea.

11) La pensione è un’utopia.

12) Le migliori vacanze sono sempre quelle nelle città d’arte.

13) All’Ikea preferisco “Maison du monde”.

14) Le “Vele” di Scampia comunque non le abbatterei.

15) Per riqualificare le periferie bisogna ripartire dal recupero degli spazi collettivi.

16) Il colore alle pareti del soggiorno è bello ma dopo un po’ stanca.

17) Il vero problema delle nostre città è che manca il verde.

18) In Danimarca si che sono civili: vanno tutti in bicicletta.

19) Gli edifici inutilizzati non vanno abbattuti, vanno riconvertiti.

20) Il “nero” non è reato, se ti serve per sopravvivere.

21) “Le città invisibili” di Calvino sono meglio di un manuale di urbanistica.

22) Whatsapp solo per scambiare le foto di lavoro.

23) Facebook è da vecchi, meglio Linkedin

24) La gente dice sempre che è “urgente” ma poi per pagare c’è sempre tempo.

25) Sgarbi dovrebbe occuparsi solo di pittura.

26) Non esistono più committenze illuminate.

27) In Italia alle manutenzioni si preferiscono le inaugurazioni.

28) Il “Crescent-Salerno” di Ricardo Bofill è una vera merda.

29) Oramai per ogni firma che si mette si rischia di andare in galera.

30) Prima o poi mollo tutto e vado a vivere su un’isola deserta.

31) Per ristrutturare casa ci vuole il tempo che ci vuole.

32) Lo studio senza fantasia non vale niente.

33) Il “Bosco verticale” non bisogna giudicarlo adesso, ma tra vent’anni.

34) Il cemento a faccia vista ha sempre un suo fascino.

35) La carriera universitaria la possono fare solo i raccomandati.

36) Ai figli è meglio far imparare un mestiere.

37) Il computer ha banalizzato tutto.

38) I bambini dovrebbero tornare a giocare con il Lego.

39) La simmetria è terribilmente noiosa.

40) Roma come in “Caro diario” di Moretti non l’ha più raccontata nessuno.

41) In un abitazione la cosa più importante è l’esposizione.

42) In Cina è tutto più semplice perché non esistono i centri storici.

43) Bisogna separare il giudizio artistico da quello etico. Ad esempio Giuseppe Terragni che era un genio, era anche un convinto fascista.

44) Dove c’è il “fuori squadro” il pavimento va posato sempre “a cardamone”.

45) La veranda è volgare, il bow-window è chic.

46) Alberto Angela dovrebbe stare sempre in prima serata.

47) Non ci sono più gli artigiani di una volta.

48) Il ponte “Morandi” avrei preferito rifarlo “com’era e dov’era”

49) Chi lavora non ha tempo per andare ai corsi di formazione.

50) Non bisognerebbe mai accettare di lavorare gratis.

51) Dio è nei dettagli.

52) Il “genius loci” è sopravvalutato.

53) In Giappone gli edifici sono tutti antisismici e comunque se cade un viadotto lo rifanno in una settimana.

54) “Il cliente ha sempre ragione” è una stronzata.

55) Un conto è mettere le panchine nel parco, un altro è creare un arredo urbano.

56) Mario Botta ha fatto anche cose buone.

57) La finestra “a nastro” è suggestiva ma energeticamente non funziona.

58) Con un paio di snickers vai dappertutto.

59) Ma l’uso della luce nei quadri di Hopper ?.

60) Less is more.

61) Le infrastrutture sono importanti ma bisogna farle nel rispetto del paesaggio.

62) Alla fine la triade vitruviana riassumeva già tutto.

63) Le migliori idee vengono in treno.

64) Delle partite iva non frega un cazzo a nessuno.

65) Il futuro è il BIM.

CALCOLO DEL TUO PUNTEGGIO ARCHITETTOMETRICO

Da 0 a 8 ics: Eretico: Hai le stimmate dell’anti-architetto. Lo eviti e se puoi lo combatti. Se vuoi evolverti, inizia a smontare quella veranda in alluminio anodizzato che hai montato sul balcone e togli le statuette dei nani dal giardino. Poi ne riparliamo.

Da 8 a 16 ics: Novizio: Evidentemente non sei un architetto e sei ancora molto lontano dal diventarlo. Comincia piano: recati in edicola e acquista qualche rivista facile, tipo “Cose di casa” o “Ville e giardini”. Prosegui imbucandoti a qualche corso per l’acquisizione di crediti formativi. Se resisti due ore senza addormentarti, rifai il test.

Da 17 a 32 ics: Principiante: Hai alcune caratteristiche dell’architetto, forse sei un tecnico affine o magari uno studente in architettura. Per migliorare il punteggio puoi provare a fare un praticantato a zero euro presso uno studio. Qui, dopo aver perso la concezione del giorno e della notte e appreso parole come “brise soleil”, “profilato” e “sfrido“ insieme a concetti quali “appalto integrato” o “valutazione di incidenza ambientale appropriata”, sarai pronto per riprovare il test.

Da 33 a 48 ics: Praticante: Sei probabilmente un architetto poiché hai collezionato punti a sufficienza per iscriverti ad Inarcassa ed iniziare a versare quei contributi che non ti daranno mai diritto ad una pensione. Già che ci sei, scarica anche i modelli CILA, SCA, SCIA eccetera e inizia ad esercitarti con le asseverazioni. Dopodiché prova a discutere di paesaggistica con il geometra dell’ufficio tecnico, se ce la fai. Quindi riprova il test.

Da 48 a 60 ics: Architetto: E’ praticamente certo che tu sia un architetto ma anche se non lo sei ufficialmente non importa, perché sei teoricamente idoneo ad esserlo. Per migliorare ti occorre solo un po’ di esperienza di cantiere e, di conseguenza, qualche rinvio a giudizio. Quando accadrà, in tribunale, tra un’udienza e l’altra, riprova il test.

Da 60 a 65 ics: Archistar: Sei senza dubbio un architetto e il tuo destino è promuovere l’architettura nel mondo, con ogni mezzo a tua disposizione. Tra trent’anni magari sarai nominato senatore a vita (se nel frattempo non verranno aboliti). Dovesse capitare: ricordati degli amici.

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