LA CASA IDEALE DEL BENEFICIATO DEI BONUS

A causa della progressiva e inarrestabile moltiplicazione dei bonus edilizi e non, sta nascendo una nuova categoria di proprietari di case e di conseguenza di case.

Si tratta delle abitazioni realizzate grazie ai bonus edilizi, magicamente cumulati grazie a magheggi normativi e all’opera di tecnici accondiscendenti ingaggiati da questi nuovi indigenti i quali, per una questione di principio, non sopporterebbero l’idea di farsi sfuggire un solo incentivo fiscale.

Dal prosciugamento di ogni risorsa statale, sfruttata fino all’ultimo cavillo (non si bada a spese coi soldi degli altri) nasce la Casa ideale del beneficiato dei bonus.

Innanzitutto il beneficiato deve essere piuttosto giovane ed acquistare la casa usufruendo del Bonus prima casa under 36, in modo da ottenere lesenzione dall’imposta di registro e catastale nonchéun credito di imposta sull’iva. 

La casa deve essere su due livelli in modo da poter sfruttare il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche (risultare un falso invalido è il minore dei problemi) in modo da poter installare un ascensore o un montacarichi (sempre utile) e magari anche per realizzare tutti gli impianti a chiamata vocale.

Il beneficiato inizia a realizzare la sua casa ideale dal bagno, acquistando nuovi sanitari, rubinetteria, soffioni e colonne doccia per non perdere il Bonus idrico.

Prosegue col terrazzo dove impianta un giardino pensile con piante esotiche e alberi di cocco, senza trascurare il balcone ornato di vasi con preziose rose di Alcantara, il tutto utilizzando il Bonus verde.

A questo punto, il beneficiario è pronto per indire una solenne riunione di condominio e dare avvio al celeberrimo Superbonus 110%. All’assemblea invita un General contractor che raggiunge lo stabile in limousine e un paio di tecnici spregiudicati pronti a giurare pure sulla verginità di una (o un) pornostar. Approvato il piano, il beneficiato demolirà per intero l’abitazione per ricostruirla secondo i desideri del più famoso architetto del pianeta, ovviamente senza doversi preoccupare della sua parcella.

Per l’esterno, banale dirlo, si farà ricorso al Bonus facciate, grazie al quale ogni lato dell’edificio verrà protetto da pareti ventilate rivestite in granito di Baveno.

Contestualmente, il beneficiato farà in modo di non perdere le opportunità dell’Ecobonus impiantando una stazione energetica alternativa sul tetto o lastrico solare. In genere pannelli solari e pale eoliche sufficienti a far raggiungere l’indipendenza economica al Liechtenstein nonché la classe A++, meglio di una lavatrice ultimo modello spenta, alla casa. Ma già che c’è, per non rischiare (caso mai la terra dovesse morire termicamente) predispone anche un sistema di riscaldamento a pellet e condizionatori fotovoltaici da tenere rigidamente a 15 gradi centigradi in estate e 29 in inverno.

Tuttavia, nonostante la casa sia tecnicamente nuova, al beneficiato dispiacerebbe sprecare le occasioni proposte dal Sismabonus. A tal proposito convoca uno strutturista che, ben stimolato, gli offre la possibilità di collegare tutti i muri tramite catene in ferro battuto forgiate durante il rinascimento fiorentino e, se il condominio è d’accordo, intervenire in sottofondazione tramite martinetti idraulici per un naturale ondeggiamento dell’edificio in caso di sisma superiore al nono grado della scala Richter.

Nel frattempo, tramite agganci in soprintendenza, avrà fatto dichiarare il torrino delle scale di sua esclusiva proprietà, immobile di interesse storico-artistico, per beneficiare del Bonus restauro e recuperare i preziosi marmi delle pedate risalenti alla seconda metà del XX^ secolo.

Durante il corso dei lavori (comunque rapidi per non far scadere i termini delle sovvenzioni) il beneficiato, per scaricare l’inevitabile ansia che ogni ristrutturazione edilizia comporta, godrà di un soggiorno presso una struttura di lusso, grazie al Bonus terme. Ma se non dovesse bastare può sempre richiedere l’aiuto di uno specialista, con il Bonus psicologo. Se pure il consulto con l’esperto non dovesse bastare, sarà il caso di partire per qualche meta bucolica, e starci almeno un paio di settimane, grazie al Bonus vacanze. La raggiungerà in monopattino, avendo già usufruito del Bonus bici o mobilità.

Realizzati gli interventi di maggiore entità, il beneficiato arrederà la casa grazie al Bonus mobili ed elettrodomestici. Al rubinetto della cucina si avrà cura di istallare un modernissimo sistema di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento con addizione di anidride carbonica alimentare, come previsto dal Bonus acqua potabile. Le librerie saranno saturate grazie al Bonus cultura, sottratto a qualche neomaggiorenne analfabeta e le camere allestite con schermi piatti frutto del Bonus tv. Televisori che si potranno guardare bene anche a grande distanza grazie alle lenti acquistate col Bonus occhiali e lenti a contatto.

A lavori terminati, il beneficiato, procederà alla disinfettazione completa della casa e alla sua protezione futura (con dispositivi sufficienti per i successivi 20 anni che accumulerà nel ripostiglio) grazie al Bonus sanificazioni; quindi, per generosità e mecenatismo (non certo per recuperare le spese), avrà cura di locarne una parte o tutta ad un under 31, consigliandogli di richiedere il Bonus affitti.

A questo punto, se gli rimane del tempo, può anche pensare di diventare genitore.

Non sia mai che perda il Bonus figli.

O viceversa, nel caso già li abbia, divorziare e mantenerli approfittando del Bonus genitori separati.

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