IL PROVINATORE DI DIVANI

Walter fa il Provinatore di divani.

Ve lo giuro: è un lavoro serio, non un escamotage.

Il suo segreto è custodito in una malformazione congenita alle vertebre sacrali che conferisce al suo fondoschiena una particolare sensibilità.

E’ incredibile: quando Walter si siede su un divano è come se lo toccasse con le mani.

Numerosi ortopedici, alcuni anche molto prestigiosi, gli hanno riconosciuto, pur senza fornire adeguate spiegazioni mediche, questo dono.

Walter è un perfetto esempio di come e quanto si possa valorizzare il proprio talento.

Non è strano: c’è chi ha “le mani d’oro” o “una memoria di ferro”, chi “l’orecchio assoluto” o “il piede fatato”, Walter ha “il culo sensibile”.

Quando molti anni fa ha intrapreso il mestiere di Provinatore, il divano era ancora un bene di lusso.

Vi ricordate? Per acquistare un divano occorrevano alcuni milioni.

Per una famiglia era un investimento importante, quasi come comprare un automobile.

Era il tempo in cui un divano durava una vita. I padri lo passavano ai figli insieme alla coppia di poltrone e il televisore.

L’importanza dell’acquisto rendeva la gente parecchio indecisa. Le famiglie trascorrevano ore ed ore nei negozi sedendosi su tutti i divani in esposizione ma senza riuscire a capire quale fosse quello giusto.

Era in quel preciso istante che compariva Walter il Provinatore.

Esibiva educatamente un biglietto da visita, offrendo le sue competenze.

Se il cliente accettava, Walter si faceva spiegare le necessità, poi mostrava il modo corretto di sedersi invitando l’intera famiglia a provare alcune posture particolari, che conosceva solo lui.

In breve Walter conquistava la fiducia degli acquirenti.

La sua consulenza veniva sempre molto apprezzata. Il cliente lo ringraziava lasciandogli una grossa mancia. Alcuni lo invitavano pure a casa, lui portava le pizze e tutti insieme cenavano sul divano nuovo.

Per un periodo Walter si è dedicato anche ai materassi.

Scegliere un materasso è persino più complicato che scegliere un divano.

Fu assunto in un grande fabbrica di materassi: spiegava le differenza tra il lattice, le molle libere o insacchettate e il memory foam. Dopo un breve giro nello show room, si proponeva come Provinatore sdraiandosi serenamente. In attesa che i clienti decidessero, poteva restare coricato anche per molto tempo.

I colleghi erano molto invidiosi. Pensavano che fosse una scusa per riposarsi e basta.

Per questo fu licenziato. 

Walter ha svolto il lavoro di Provinatore per molti anni.

Il massimo della popolarità la raggiunse partecipando alla trasmissione “Scommettiamo che…”, dove riconobbe, sedendosi bendato, dieci divani diversi in meno di due minuti.

Non vinse la puntata, nonostante, onestamente lo meritasse.

Fu l’apice della sua carriera; da quel momento, però le cose sono andate sempre peggio.

In particolare, a rovinargli la carriera di Provinatore, sono state le offerte televisive dove i  divani vengono svenduti a poche centinaia di euro.

All’inizio Walter pensava che i saldi, prima o poi, terminassero, invece non è così.

C’è sempre un’ultima settimana, un ultimo weekend, un maledetto last minute.

“Se si può pagare un divano così poco nessuno chiederà più la mia consulenza” si disperava.

Infatti è andata proprio così.

I divani sono diventati prodotti “usa e getta” e i clienti di Walter sono andati scomparendo.

Non è solo un problema di Walter: il consumismo sta eliminando molti mestieri.

“Questa superficialità mi manderà sul lastrico” mi confidò.

Sono d’accordo: il pressapochismo uccide il talento.

Per fortuna adesso Walter ha trovato lavoro per un marchio di divani molto costosi.

Mi ha detto che “anche il lusso se ne frega del merito però non passa mai di moda”.

Esattamente come il culo.

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