ADDIO AGOSTO

img_20180901_100040Poesia, in chiave chiaramente spiaggista, dedicata alla fine del mese di Agosto.

Il componimento alterna quartine a rima incrociata a terzine in rima ripetuta.

 

 

 

 

ADDIO AGOSTO

 

“Addio Agosto mese sgraziato

che arrivi cocente a Luglio sconfitto

chiedendo euro tremila d’affitto

al turista profano, che non ha capito

 

che Agosto si pone come sventura:

auto in sosta in mezzo alla strada

e pazzi nel traffico dentro la coda

sotto il flagello della calura

 

che spezza le reni e fiacca la fibra

del più convinto spiaggista fedele

che vuole la costa ad ogni costo

 

e quel pensiero nemmeno lo sfiora

di prendersi le sacrosante cautele

che gli consigliano un altro bel posto.

 

Se Dio vuole Agosto è finito

e si ritorna alla solita vita

alla consueta noia infinita

la scarpa chiusa e non l’infradito.

 

Ai pomeriggi che alle quattro è già scuro

e lungo al corso c’è il coprifuoco

trovare parcheggio è un facile gioco

tra strisce blu lo trovi sicuro.

 

E pure la spiaggia rinasce e respira

si torna a vedere la sabbia e le rocce

e ad ogni ora è libero il mare

 

«E’ una gioia», il locale sospira

anche se poi ci tolgon le docce

e qualcheduno porta il cane a cagare.

 

Addio Agosto e chittestramuorto

che ti concedi allo sciolto schiamazzo

al bungt e bangta del dopo sbevazzo

agli arroganti che non hanno mai torto

 

che quando arriva il santo trentuno

riempìti di nuovo i portabagagli

d’estate rimangono solo i dettagli

e questo mese lo rimpiange nessuno.

 

Agosto che andrebbe per sempre abolito

passando d’un balzo dritti a Settembre

rammentando saggezza di nonna

 

che amava guardare il paese pulito

dalla munnezza e sosteneva sempre

«E’ finita a’stagione ringraziando a Maronna»”

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