Il 2019 degli architetti

Dopo anni di immobilità pressoché totale, è quasi certo che il 2019 sarà un anno importante per gli architetti italiani. Ci sono, infatti, tutte le premesse politiche e sociali per profondi e radicali cambiamenti professionali per ognuno di loro. Fondamentale, dunque, sarà farsi trovare pronti.

A beneficio dell’intera categoria, ecco le previsioni degli avvenimenti che si succederanno nel nuovo anno, mese per mese.

GENNAIO: Primi problemi per i professionisti costretti ad utilizzare la fattura elettronica. Un blocco del server centrale dell’Agenzia delle entrate provocherà lo smarrimento dei dati privati di circa 4 milioni di italiani, costretti a chiamarsi “coso” per due settimane. Sempre nell’ambito della lotta contro l’evasione fiscale, parte l’operazione “Gigimarzullo”: una serie di perquisizioni notturne negli studi professionali selezionati a campione. Sparisce immediatamente il fenomeno degli architetti che lavorano di notte.

FEBBRAIO: Grande successo per il reddito di cittadinanza: 60000 architetti aderiscono immediatamente iscrivendosi alle liste di collocamento. Il provvedimento da subito buoni risultati: 40000 di questi, grazie alle loro competenze, trovano lavoro come pizzaioli, panettieri ed uscieri, liberando il posto ad altri 40000 neo-architetti che inducono altrettanti colleghi ad aderire a loro volta al reddito di cittadinanza. Si crea un ingorgo di architetti sbrogliato solo grazie all’intervento del vice premier Di Maio che promette il distanziometro laser di cittadinanza.

MARZO: Curioso siparietto durante un talk show politico. A Renzo Piano che spiega il progetto del nuovo ponte Morandi viene contrapposta una sottosegretaria di governo diplomata in taglio e cucito che alla frase dell’maestro genovese: “Ho lavorato con passione a questo progetto perché sono un architetto”, risponde “questo lo dice lei!”. Varata anche la nuova soluzione per il ponte sullo stretto di Messina: la Sicilia e la Calabria saranno unite da una lingua di terra composta dai sacchetti di spazzatura provenienti da Roma e Napoli. L’opera si blocca per i dubbi sull’indispensabile certificazione di idoneità statica, sollevati dagli ordini professionali.

APRILE: Primi problemi durante la realizzazione del nuovo Ponte di Genova. Manca la valutazione di impatto ambientale per scongiurare che il ponte interferisca con la migrazione delle passere nane, distraendole dalla loro direzione di volo naturale. Si apre il concorso per il disegno di una variante che contempli la presenza di nidi e spaventapasseri. Possono partecipare tutti gli architetti in regola con i crediti formativi, Renzo Piano rimette l’incarico.

MAGGIO: Alle elezioni europee le liste nazionaliste sfondano il muro del 75%. Sospesa la realizzazione di tutte le infrastrutture che collegano l’Italia con l’estero. Eliminata la TAV, tappato definitivamente il tunnel del Brennero, accantonato il gasdotto Trans-Adriatico. Si torna alla politica dell’italianizzazione. Il “sandwich” torna a chiamarsi “tramezzino”, l’open space “spazio aperto”, il “living” “soggiorno”, mentre la “boisèrie” nel dubbio su cosa cavolo sia e a cosa serva, definitivamente vietata.

GIUGNO: Finalmente approvata la nuova legge sull’architettura. Il principio è: “fate un po’ come vi pare, però prima gli Italiani”. Tutti gli architetti stranieri o con parenti fino al secondo grado non italiani vengono espulsi. Fuksas viene mandato in villeggiatura a Ustica. Ricompaiono in grande stile le spettacolari scenografie dei congressi anni ’80-‘90, subito utilizzate per il ritorno del Festivalbar. La prima puntata in diretta da piazza della Signoria in Firenze la presentano Matteo Renzi e Belen.

LUGLIO: Va in vigore il “Decreto Sicurezza”. Per gli architetti viene consentito l’uso della roncola per difendersi da quelli che sui cantieri li chiamano “geometri”. Salvini sposa la Isoardi, per il ricevimento, in contumacia dell’autore Fuksas, vengono utilizzati i gazebo dell’Expò di Milano. Chipperfield vince la causa civile sul versamento dell’iva contro il comune di Salerno che lo risarcisce con 400 quintali di cuoppi di pesce fritto e con la promessa di chiamarlo per “qualche altro lavoro”.

AGOSTO: Il presidente Mattarella in vacanza a Varcaturo (NA) firma distrattamente il decreto “1 vale 1 stronzo” anche detto “Decreto Toninelli”, che elimina il valore legale del titolo di studio. Crollo delle iscrizioni alle facoltà di architettura: nelle aule occupate si tengono concerti di trapper e letture collettive dei testi di Moccia e Gramellini. Lele Mora compra e diventa direttore di Casabella.

SETTEMBRE: La variante del progetto del nuovo ponte Morandi viene affidata ad un ciabattino di Belluno. Berlusconi decide di convertire la sua villa in Sardegna in bed & breakfast, Renzo Piano accetta l’incarico. Muore l’etica professionale, per l’ennesima volta.

OTTOBRE: In seguito ad una colossale evasione della seconda rata, fallisce INARCASSA. Il cassiere scappa con tutti i contributi finora versati reinvestendoli su bond derivati argentini ad un tasso di interesse del 16% anno. L’Argentina salda tutto il suo debito pubblico, acquisisce Amazon, annette le isole Falkland e si ricompra Messi. Gli architetti sono costretti ad aderire all’INPS, farsi la tessera della Conad e a prendere la carta Argento di Trenitalia. In cambio ricevono una licenza annuale per autocad LT 2012.

NOVEMBRE: Massimiliano Fuksas, latitante, in video collegamento da una località ignota, viene eletto per acclamazione segretario nazionale del PD. Passa la mozione “Ciacci” e al grido “Torneremo di moda” la sede di via del Nazareno viene riconvertita in un atelier. Martina, vestito Armani, sfila tra due ali di folla che si chiedono: “ma questo chi cazz è?”. Per gli architetti, abolita la povertà, subentra la miseria.

DICEMBRE: Istituito il presepe obbligatorio a grandezza reale in tutte le scuole dello stato. Convocati dal ministero dell’istruzione migliaia di architetti per la direzione dei lavori. Al diecimillesimo ferito scivolando sul ponte di Calatrava, il Sindaco di Venezia conferisce la cittadinanza onoraria e le stampelle placcate oro.  Gli ordini professionali diventano dittature.

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2 Comments Il 2019 degli architetti

  1. Angelo Agostini 2 Gennaio 2019 at 14:33

    gentile collega, sono stato il capoprogetto della nuova fiera di Milano per studio Fuksas. Ti invito a parlare con maggior rispetto del lavoro dei colleghi – fatto questo che fa da sempre parte delle nostre norme deontologiche in ogni paese – soprattutto considerando che parli di una grande opera che è stata pubblicata da tutte le grandi riviste internazionali e che soprattutto ha inaugurato uno dei filoni formali e costruttivi più caratterizzanti degli ultimi 10-15 anni

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    1. admin 2 Gennaio 2019 at 16:16

      Nessuno intende mancare di rispetto. E’ satira. Complimenti per il lavoro che avete svolto. Continui a leggermi. Saluti.

      Reply

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