Posts tagged spiaggismo

L’ultimo bagnante

Breve poesia in terzine con rima incatenata (o dantesca) dedicata all’ultimo tenace bagnante che non si arrende alla fine dell’estate.       “L’ultimo bagnante laggiù v’è siffermo abbigliato indeciso a braccia incrociate ammira il disegno del mare d’inverno.   Adesso è nel posto che occupava d’estate nel duro silenzio sfiorendo l’Ottobre proprio là dove… Leggi tutto

LO SCARICO FURBO

Piccola poesia in rima incrociata dedicata al fenomeno di quelli che convogliano lo scarico (furbo) del gabinetto non nella fogna ma in mare.         “Si accovaccia sereno in posizione seduta l’uomo contento di svuotare l’addome e dopo mezzora finito ha siccome completa tirando l’acqua a caduta.   Da quel momento inizia improvviso… Leggi tutto

La mareggiata

Piccolo poemetto dedicato agli eventi atmosferici della settimana scorsa ed in particolare a quello meteo-marino.       “Talvolta in inverno ma pure a Settembre arriva sfrontata sospinta dal vento scoprire la data non si consente neppure dal ciel e dal suo turbamento.   Spiaggisti più esperti ritiran le sedie che già l’esperienza consiglia cautele… Leggi tutto

L’AMORE ESTIVO

Piccola poesia in rima incrociata, dedicata al ricordo di un lontano amore (platonico) estivo (e successivamente epistolare). Ti ho vista felice su una foto in Iran raggiante in Giordania, Israele, Albania compari sul monitor della mia scrivania dove consumo il mio fasto tran tran. A spasso tu porti il tuo dolce sorriso da face book… Leggi tutto

DELLA MUNNEZZ FURBETTO

              Breve sonetto in rima ripetuta o replicata (già adottata dal Petrarca nel “Canzoniere”) dedicato alla pessima usanza del furbetto della munnezza, di abbandonare il suo sacchetto non differenziato, nottetempo, in incognito e fuori dal consentito stazionamento.    “Nel buio della notte si palesa il furbo che dell’educazione fa… Leggi tutto

BLUES DEL VACANZIERE STANCO

            “Sulla spiaggia non c’è spazio. Sul traghetto non ci salgo ed il traffico è uno strazio tutti fermi nell’ingorgo. Oh yee   Il telefono già squilla. Alla doccia c’è chi urla. Al ristorante c’è la fila non c’è posto nella sala. Oh yee yee   Mangeremo sulle scale il… Leggi tutto

ALLA SPIAGGIA DEI POVERI

Al mio paese non ci sono più spiagge libere, al massimo sono semi-libere. Una di queste è la “Spiaggia dei poveri”. Poesia in nove quartine in rima alternata, tipica dei poemi narrativi epico-cavallereschi del XIV secolo. “Alla spiaggia dei poveri non sono ancora le nove quando Il sole si alza nell’azzurro spettrale stanno già raggiungendo… Leggi tutto