Posts tagged poesie brevi

OH INARCASSA: VAFFANCULO

Sedici versi in rima, come da schema della canzone Petrarchesca (ABC-BAC-CDE…), per celebrare il pagamento delle rate e del contributo integrativo di Inarcassa. OH INARCASSA: VAFFANCULO “O Inarcassa, Inarcassa severa che rovini del mio anno il tramonto chiedendo tributo da corrispettivo. Euro seicento sottrai dal mio conto che piange intristito miseria vera. O Inarcassa, maligno… Leggi tutto

ADDIO AGOSTO

Poesia, in chiave chiaramente spiaggista, dedicata alla fine del mese di Agosto. Il componimento alterna quartine a rima incrociata a terzine in rima ripetuta.         ADDIO AGOSTO   “Addio Agosto mese sgraziato che arrivi cocente a Luglio sconfitto chiedendo euro tremila d’affitto al turista profano, che non ha capito   che Agosto… Leggi tutto

L’ASCETICA USTICA

Poesia in rima incrociata dedicata all’isola di Ustica.         L’ASCETICA USTICA “In tanti ragionano cercando l’altrove sfogliando riviste di posti lontani sognarono viaggi su confini spaziali sfumati nel vento di mille parole.   Magari l’altrove è dietro la porta nascosto dal vaso con dentro gli ombrelli seguendo la strada che dicono quelli… Leggi tutto

L’INCURIA

Piccola poesia in rima incrociata dedicata a chi fa dell’incuria un modus viventi o amministrandi.         “Ai voglia a fare cupole e palazzi la vera cura non là si manifesta dinanzi allo spreco la certezza resta: dura sistemar se non son propri cazzi !.   Perché: lo sguardo del distratto è sempre… Leggi tutto

LA SPIAGGIA VACANTE

Sette versi plurisillabi per raccontare l’esperienza di un mattino sulla spiaggia vacante.           “Stamane son stato alla spiaggia vacante piacevole luogo di un tempo che fu quando felici si poteva andar giù a stendere il telo del villeggiante.   Oh, quanto spazio che c’era stamane quant’atmosfera alla spiaggia vacante nessuno che… Leggi tutto

L’ultimo bagnante

Breve poesia in terzine con rima incatenata (o dantesca) dedicata all’ultimo tenace bagnante che non si arrende alla fine dell’estate.       “L’ultimo bagnante laggiù v’è siffermo abbigliato indeciso a braccia incrociate ammira il disegno del mare d’inverno.   Adesso è nel posto che occupava d’estate nel duro silenzio sfiorendo l’Ottobre proprio là dove… Leggi tutto

LO SCARICO FURBO

Piccola poesia in rima incrociata dedicata al fenomeno di quelli che convogliano lo scarico (furbo) del gabinetto non nella fogna ma in mare.         “Si accovaccia sereno in posizione seduta l’uomo contento di svuotare l’addome e dopo mezzora finito ha siccome completa tirando l’acqua a caduta.   Da quel momento inizia improvviso… Leggi tutto