LITTLE ARCHITECTURE FOR DUMMIES (corso in tre puntate) – LA CUCCIA DEL CANE

La maggior parte degli architetti si laurea senza avere una pallida idea di come si costruiscono i manufatti edilizi. E’ vero che già dal primo anno sono impegnati nella progettazione di case a schiera, asili nido, biblioteche e grattacieli, ma a conti fatti appena dotatisi del titolo di dottore si accorgono di avere grandi lacune nella pratica della costruzione.

Per ovviare a tale mancanza inauguriamo un ciclo di tre esercitazioni sulle costruzioni “basic” al termine del quale tutti i neo architetti potranno avere degli strumenti per affrontare la realizzazione dell’architettura vera e propria.

Nella prima puntata affronteremo una costruzione catalogata al livello di difficoltà pari a 1: la cuccia del cane.

Attenzione quando parliamo di cuccia del cane parliamo di una costruzione la cui superficie si aggira all’incirca sul metro quadrato e la volumetria non supera i 2 mc. Se pensate di costruire un’altra stanza della casa con la scusa della cuccia del cane non è questa la pagina che vi riguarda.

La cuccia del cane si può costruire in molti modi, innanzitutto bisogna avere un cane per capire le dimensioni della cuccia, se non avete il cane supponete di averne uno e cominciate a pensare chi dovrà prestarvelo per la fase del collaudo, in secondo luogo bisogna avere un posto dove mettere la cuccia per capire se il cane entra nella cuccia che entra nel cortile, quindi bisogna scegliere il materiale.

Per costruire la cuccia del cane si possono scegliere molti materiali, procederemo per esclusione. In cemento armato non conviene perché poi bisogna consegnare i calcoli al Genio Civile e quindi ci servirebbe un ingegnere. In alluminio non va bene perché sotto al sole diventerebbe incandescente e quindi dovremmo prevedere anche un impianto di aria condizionata e i costi lieviterebbero. In cartone pressato no, perché non avrebbe il nulla osta dei vigili del fuoco. In vetro neanche perché contravverrebbe alle leggi sulla privacy dei cani. In rame neppure perché la ruberebbero come i cavi sui binari. Resta in legno.

Infatti se le tradizionali cucce dei cani sono quasi sempre in legno, un motivo ci sarà.

Per realizzare una cuccia in legno occorre fare un piccolo progetto, a questo punto l’architetto si può sbizzarrire come meglio crede. Può ideare una cuccia decostruttivista, asimmetrica, postmoderna ecc. Il consiglio è di iniziare replicando una forma classica, ovvero le quattro pareti e il tetto a due falde. Quando l’architetto avrà elaborato il suo bel grafico con le dimensioni delle assi, il loro spessore e il disegno degli incastri (in particolare del tetto) si può recare da un falegname che ovviamente non capirà niente di questo progetto. Dunque, con lo stesso progetto, si potrà quindi recare in un negozio di bricolage e comprare il materiale occorrente.

Tòrnati a casa bisogna sezionare gli elementi avendo cura di non sbagliare le dimensioni e di non ferirsi con la sega circolare. Nella maggior parte dei casi l’architetto non può fare tutto da solo e quindi si fa aiutare da un vicino bravissimo che sa fare tutto. Particolare attenzione va posta nella scelta del vicino, ingaggiare quello sbagliato, può compromettere l’esito della costruzione.

Quando tutti gli elementi sono pronti si può procedere con il loro assemblaggio.

La cuccia del cane ha un livello di difficoltà molto basso perché non ha bisogno delle fondazioni, si può semplicemente poggiare sul terreno, ma se volete fare pratica anche sulle fondazioni potete anche prevederle e quindi iniziare i lavori con un piccolo scavo per saggiare il terreno. Tenete presente che se mentre scavate in giardino scoprite dei reperti antichi, vi conviene coprire tutto altrimenti la soprintendenza archeologica vi bloccherà i lavori.

Prima di iniziare i lavori non dimenticate di recintare il cantiere e di apporre il cartello con le informazioni circa l’opera. Il cartello serve a tenere a bada i vigili che se passando notano un movimento strano, guardando il cartello si tranquillizzeranno.

Per meglio comprendere le dinamiche l’architetto può redigere anche un piccolo computo metrico della costruzione e un quaderno di cantiere dove verranno annotati i tempi di lavorazione; comunque, in linea di massima, per realizzare una cuccia per il cane si stimano 4 giornate lavorative di due operai, di cui uno specializzato (il vicino) ed uno apprendista (l’architetto).

A lavori terminati l’architetto può effettuare un collaudo dell’opera o meglio ancora convincere il cane ad entrare nella cuccia per controllare se funziona. Se il cane entra e ci si ambienta potete dichiarare l’abitabilità della cuccia e passare all’esercizio successivo.

Viceversa se il cane non vuole saperne di entrare nella nuova cuccia e, spinto a forza, vi aggredisce, occorre ripetere l’esercizio e farsi l’antirabbica.

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