Il mare aspetta

isola-di-capriCi sono molti modi di raccontare il mare: non tutti gli danno lo stesso valore.

Chi “tene o’mare” lo sa che non si tratta di un ospite passeggero. Il mare è un familiare. Ti entra in casa, si accomoda sul tuo divano, tra i giochi dei bambini: lo trovi mentre tiri via la polvere dagli armadi e la sera, prima di dormire sei là che ci ripensi. La terra sulla nostra destra, il mare dappertutto.

Il mare aspetta, il mare ha tempo. Non viene prima di niente e dopo nessuno. Il mare non prevede discussioni. Lo credi immobile, ma non smette mai di agitarsi.

Non puoi spiegare il mare a chi non ce l’ha. Non ti crederà. Dirà di “si” con la testa, ma in fondo non capirà. Risponderà che in fondo è mare, solo mare, banalmente mare.

Rapide, istintive pennellate provano a coglierne quel tremolio. Sono azzurri intensi, sbiaditi, liberatori, infinite tracce orizzontali che confondono la linea dell’orizzonte. Come se fosse tutto mare il mondo là fuori.

Guardano il mare da un interno giorno di camici bianchi, fetore d’alcool e di panico.

Da un posto dove non conta la folla, i certificati, il denaro. Non conta il prestigio e scompare il passato. E’ l’anima quella che serve.

Orgogliose, rocciose presenze affondano sul mare. Sono laggiù le anime. A gruppi di due, di tre, solitarie. Nascondono la terra, la terra li nasconde. Presidiano il posto, ignorando le estati e gli inverni, dall’alba al tramonto.  Si appiattiscono nella cupola del cielo, rosseggiano al crepuscolo, scuriscono alle nuvole, della luce sono sorgente e preda. Eterne, come tutte le anime.

Da Ponte accantona così il tema del corpo umano e coniuga il panorama del mare con l’equilibrio delle isole. Propone oasi di silenzio, senza dimensioni, mischiando i contorni, nascondendo le lune e le stagioni.

Nei luoghi dell’anima l’uomo è volutamente assente. Come fossero territori inesplorati, la pittura marca la distanza ma la speranza la accorcia. Le isole sono ad un passo eppure così distanti.

Il mare è uno spazio di silenzio oppure urla disperato.

Perché calmare il mare non si può”.DAponte

Presentazione della mostra di pittura “Animisole” di Daponte Antonio

(Minori – Agosto 2014)

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