IL LEONE E IL CAVALLUCCIO

CAM00511 Ha ricevuto qualche critica la realizzazione del piccolo parco giochi sul lungomare California a Minori in costa d’Amalfi. Non per le intenzioni o per la buona volontà degli ideatori ma per l’audace posizionamento dei sei giocattoli a dondolo, proprio accanto alla fontana dei leoni, opera del XIII secolo e simbolo del litorale della cittadina costiera.

Uso questo poche righe per spezzare una lancia a favore del nuovo parco giochi, appena inaugurato per la gioia dei bambini e dei loro genitori.

Come spesso accade la nuova opera ha subito critiche sommarie, rapidamente elaborate sulla scorta di un giudizio troppo alacre e senza l’ausilio di una accorta riflessione. In realtà l’istallazione delle nuove giostre non è affatto un’idea estemporanea ma si inserisce in un disegno preciso dell’arredo urbano minorese votato alla de-contestualizzazione postmoderna degli oggetti.

Di questa corrente di gusto, inoltre, avevamo avuto già prova, di recente, attraverso i bidoni per la raccolta dei rifiuti, posizionati sempre sul lungomare, a pochi metri dalla nuova opera. L’idea di associare ad un oggetto di espressività classica (in questo caso la fontana moresca) una invenzione del XXI secolo, è il segnale che Minori vuole continuare a percorrere la scia della lezione del design italiano degli anni ’80, dove l’esposizione dell’elemento volutamente audace, al limite del kistch, dialoga con la struttura antica per dissonanza, con il fine di esaltare entrambi i valori artistici. Il contrasto è prima di tutto volumetrico (osservate il minimalismo del cavallo-giostra accanto al massiccio leone di pietra), ma anche, violentemente, cromatico (c’è il giallo canarino, l’azzurro denim e il rosso cremisi, dinanzi al severo grigio lapideo della fontana). Il risvolto funzionale passa persino in secondo piano e lancia un messaggio chiaro: non è necessario che i bimbi giochino sulle giostre (dalle molle, infatti, persino troppo compatte per il dondòlio), perché l’opera esiste in quanto presente, inossidabile, in quel luogo preciso.

Identicamente alla fontana moresca che è un’ allegoria nell’immaginario collettivo minorese, più volte traslata nel corso dei secoli, questa conserva, l’efficacia del simbolo anche, eventualmente, perdendo la sua funzione primaria (dar da bere, infatti in molti ne fanno altro uso).

La giostre dunque sono una precisa intenzione artistica, una scelta provocatoria e di avanguardia in un paese che non ha paura di sfidare i malumori reazionari e , poco per volte, si arricchisce di elementi dal sapore postmoderno (automobili, verande, lapidi, bidoni, tavolini, ombrelloni e sculture) accanto a impronte di monumenti storici.

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