Brevi storie degli elementi architettonici sottovalutati (3): La canna fumaria

 

La pedrera 1

La canna fumaria è quell’elemento costruttivo che consente il convogliamento dei fumi derivanti da una combustione che avviene all’interno di un locale verso l’esterno. Non va confusa con la canna fumante che è una delle locuzioni tecniche dello spinello, cioè quella sigaretta realizzata avvolgendo una cartina contenente marijuana o hashish mischiati a tabacco. Si presume che l’idea di dotare il proprio appartamento di una canna fumaria venne all’uomo neozoico, per la difficoltà nello smaltimento dei fumi prodotti dal fuoco che accendeva in caverna che gli procuravano continui problemi respiratori.

A quel punto l’uomo neozoico, nell’impossibilità di inventare lo sciroppo per la tosse ritenne più semplice abbandonare le caverne a vantaggio delle capanne e di dotarle di una canna fumaria.

Leonardo Da Vinci si interrogò molto sul significato artistico della canna fumaria, un problema irrisolvibile anche per lui che, però, nel frattempo, inventò il paracadute, il sottomarino, l’elicottero e, nel tempo libero, dipinse la Gioconda.

La canna fumaria è solitamente un condotto a sezione cilindrica o parallelepipeda che partendo (tramite il canale da fumo) dalla fonte di combustione, percorre in verticale l’edificio; solitamente è incassato nella muratura e raggiunge il tetto dello stesso per poi uscirne con un’estremità esterna chiamata “comignolo”.

Per la storia dell’architettura i comignoli più celebri sono quelli che Antoni Gaudì ha realizzato a Barcellona sulla casa “Milà” detta “La Pedrera”, vere e proprie sculture, affiancati e schierati in fila come guerrieri di pietra. Anche in altri casi Gaudì seppe fare dei comignoli delle opere d’arte, come ad esempio nella straordinaria copertura di casa “Battlò”,

Nelle vecchie abitazioni in ristrutturazione, capita di scoprire vecchie canne fumarie oramai inutili, nella maggior parte dei casi queste vengono utilizzate come librerie a muro con l’inserimento di mensole ikea. Qualche volta vengono murate o richiuse, a volte si usano per alloggiare la cassaforte o il decoder Sky, raramente le ceneri dei defunti.
Dal punto di vista paesaggistico la canna fumaria rappresenta un problema non da poco per gli architetti, questo a causa delle sue innumerevoli interpretazioni estetiche. Si va dal classico comignolo in mattoni, al più moderno cilindro in acciaio. Altri preferiscono mimetizzare la canna fumaria rivestendola con materiali tipici o inserendola in altri volumi presenti sul tetto. Un amministratore di condominio di Palma Campania, per mascherare due canne fumarie su un fabbricato di 6 piani, pensò di costruirci intorno un piccolo volume deposito che poi, di condono in condono, è diventato una mansarda con angolo cucina dove ora vive con la famiglia. La progettazione della canna fumaria specie di quelle posizionate ai piani bassi, quindi ben visibile da tutti, è uno dei temi più controversi ed intriganti dell’architettura contemporanea. Alla facoltà di architettura di Kobe in Giappone il preside ha soppresso il corso di restauro (cosa vuoi restaurare in Giappone?) per poter inserire nel piano di studi l’insegnamento di “Tecniche di progettazione della canna fumaria”.

Secondo una recente indagine la canna fumaria è la terza ragione di lite condominiale, preceduta soltanto dai rumori molesti e dalla pulizia delle scale.

Con la diffusione della caldaie alimentate a gas “di città” l’uso della canna fumaria si sta rapidamente estinguendo, a vantaggio del tubo di scarico delle caldaie che solitamente viene posizionato sul balcone. Motivo per cui le liti condominiali sono almeno triplicate. Un mio zio per non litigare con quello del piano di sopra ha dovuto deviare il tubo di scarico della caldaia, allungandolo di 12 metri. Ora va d’accordo con il vicino, in compenso ha un tubo di acciaio inox che gli attraversa il soggiorno e due camere da letto.

nella foto: i comignoli di casa “Mila” anche detta “La Pedrera” (Antoni Gaudi – Barcellona)

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